In commercio esistono tantissime tipologie di lettiera per i nostri amati gatti. Alcune possono essere smaltite nel bidone dell’organico, altre invece vanno eliminate in quello dell’indifferenziata. Ecco quali e perché. 
Le lettiere artificiali o di origine minerale sono prodotte da materiali sintetici come la sepiolite, la bentonite, la sabbia silicea, l’argilla e la creta e si devono smaltire nella raccolta indifferenziata.
Le lettiere organiche, invece, sono prodotte utilizzando materiali vegetali o naturali compostabili, come i trucioli di legno, gli scarti della coltivazione del mais e dell’orzo, la carta o la paglia ed è possibile smaltirle nel bidone dell’organico, dove si buttano cibo e altri materiali ecologici.
I materiali di produzione sono sempre indicati nelle etichette presenti sulla confezione del prodotto acquistato ed è inoltre possibile trovare scritto se la lattiera è compostabile oppure no.

A seguito dell’approvazione da parte dell’Unione Europea delle direttive sui rifiuti che mirano a promuovere la cosiddetta “economia circolare”, la raccolta differenziata è destinata a diventare una realtà sempre più concreta in tutti i Comuni d’Italia, tanto da indurci ad una maggiore attenzione anche nell’acquisto della lettiera per il nostro micio. Preferire lettiere organiche a quelle artificiali, diventerà quindi una necessità, dato che nei prossimi anni quelle non riciclabili lasceranno il posto a quelle compostabili.

La lettiera del gatto: consigli per l’uso.

Si calcola che per ogni micio si consumano in media 220 chili di lettiera all’anno, ciò significa che, solo in Italia, migliaia di tonnellate di lettiere raggiungono ogni anno gli impianti per il trattamento dei rifiuti, ponendo seri problemi di smaltimento e costi elevati per la collettività. Non si può non pensare anche all’impatto ambientale che questo implica: incominciare a prediligere lettiere ecologiche può fare la differenza anche per la salvaguardia del nostro pianeta. 
Le lettiere organiche, infatti, sono prodotte da materiali compostabili e per questo motivo riducono notevolmente i danni ambientali che invece derivano dall’utilizzo delle lettiere artificiali, le quali causano sfruttamento del suolo, inquinamento dell’aria e una maggiore produzione di rifiuti tossici derivanti dalla produzione di sabbie chimiche. Le lettiere organiche sono anche ecosostenibili, poiché le materie prime di cui sono fatte sono composte da materiale di scarto dell’agricoltura e non comportano alcun consumo di suolo, nè nella produzione nè nello smaltimento. Inoltre, essendo composte da materiali naturali, le lettiere vegetali tutelano anche la salute del nostro micio oltreché la nostra, in quanto non producono polveri dannose per le vie respiratorie.

Di certo la lettiera è un luogo di importanza fondamentale per il nostro micio e occorre seguire alcune REGOLE fondamentali:

  • La pulizia della sabbietta deve essere fatta tutti i giorni con una paletta che permette di asportare lo sporco. In questo modo la sabbietta durerà di più!
  • Il suo contenuto va interamente cambiato almeno una volta al mese.
  • È consigliabile sistemare la vaschetta lontano dalle ciotole del cibo.
  • Usare sempre una sabbietta agglomerante, senza profumi o sostanze chimiche che possono infastidire il loro delicato olfatto.

In caso contrario il vostro micio potrebbe pensare di attuare la sua “personale protesta” facendo i bisogni in giro per la casa.

Non rimane che rimboccarsi le maniche e fare le pulizie con costanza, per la gioia del vostro gatto e per l’igiene di casa, rispettando sempre l’ambiente anche nell’igienizzazione della cassettina: quando la lavi, prova ad usare il bicarbonato di sodio, l’acqua ossigenata oppure l’aceto per disinfettarla in maniera naturale.

CURIOSITÀ: Prima della Seconda guerra mondiale, in America e in Europa quasi tutti i gatti vivevano prevalentemente all’aperto e non facevano i loro bisogni in casa. Per quei pochi che vivevano tra le quattro mura domestiche, si utilizzavano cassette con all’interno la terra, la sabbia o la cenere della stufa. Nel Dopoguerra a un ex marinaio di nome Ed Lowe venne in mente di utilizzare un’argilla assorbente usata per la pulizia dei residui industriali nelle fabbriche di guerra. Nacque così la prima lettiera per gatti denominata “Kitty Litter”, che permetteva un miglior controllo degli odori.

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